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2018/2 – Vulnerabilità e interpretazione giudiziale

Presentazione

La via scelta in questo numero di «Ars Interpretandi» è quella di riflettere sul ruolo che il concetto di vulnerabilità assume nell’interpretazione giudiziale. Il punto di osservazione privilegiato è costituito dalla giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani, dove l’uso di tale nozione ha visto, da qualche tempo, un costante incremento.

Baldassare Pastore
Introduzione
pp. 7-12
DOI: dx.doi.org/10.7382/92078

Abstract

Da alcuni anni la nozione di vulnerabilità è entrata nel dibattito filosofico, giuridico, di teoria politica, di etica pubblica, nonché nelle normative e nelle policies nazionali, europee e internazionali. Nel discorso politico e giuridico, è utilizzata con riferimento a interventi di prevenzione, sostegno e tutela rivolti a individui e gruppi, suscettibili di offese, danni, discriminazioni, disparità ingiustificate di trattamento. Ed è intesa ora come condizione universale, ora come caratteristica propria di specifiche categorie di soggetti. Tale duplice dimensione è letta talvolta nell’ottica della contrapposizione, talaltra, in modo più proficuo, assumendo una prospettiva attenta a evidenziarne le connessioni. Il tema presenta una peculiare consistenza, ma, nel panorama giuridico odierno, si collega strettamente a quello riguardante la centralità del momento giurisdizionale, che richiede un’analisi e una riflessione sulle forme argomentative connesse alla prassi interpretativa. Diventa saliente, così, prendere in considerazione le modalità attraverso le quali l’idea di vulnerabilità opera nel ragionamento giuridico.

Enrico Diciotti
La vulnerabilità nelle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo
pp. 13-34
DOI: dx.doi.org/10.7382/92079
Keywords: Vulnerability – European Court of Human Rights – Indeterminate Concepts – Legal Reasoning – Legal Interpretation.

Abstract

The concept of vulnerability appears to be relevant in many judgments of the European Court of Human Rights. Firstly, I distinguish three possible meanings of the words «vulnerable» and «vulnerability»; secondly, I examine both the meaning of those words in the Court’s discourse and the Court’s reasonings where it is relevant the fact that a person or group is (in the opinion of the Court) vulnerable. Such an examination leads to the following conclusions: in the Court’s discourse, those words have a broad and indeterminate meaning; the fact that a person or group is vulnerable plays a role in different types of reasonings and in the application of several rules of the European Convention on Human Rights; the degree of relevance of that fact is generally unclear in those reasonings.

Roberto Chenal
La definizione della nozione di vulnerabilità e la tutela dei diritti fondamentali
pp. 35-56
DOI: dx.doi.org/10.7382/92080
Keywords: Vulnerability – Definition – European Court of Human Rights – Balancing – Presumptions.

Abstract

The concept of vulnerability is increasingly being incorporated in the case-law of the European Court of Human Rights. This article is not aimed at providing a descriptive overview of the cases in which such a concept has been addressed by the Court, with a view to reconstructing its definition, nor is it aimed at reconceptualising, from a normative standpoint, the content of the notion of vulnerability as it emerges from the Court’s case-law. Rather, the article first seeks to investigate whether it is possible to define the notion of vulnerability in an abstract sense and then to delineate a definitional model which, departing from mandatory definitions and open definitions, is instead grounded on presumptions.

Lucia Corso
Vulnerabilità, giudizio di costituzionalità e sentimentalismo
pp. 57-76
DOI: dx.doi.org/10.7382/92081
Keywords: Vulnerability – Reasoning – Sentimentalism – Empathy.

Abstract

The essay addresses the impact of vulnerability theory («Vt») on legal reasoning first by signalling the difficulty to reconcile the concept of vulnerability with the traditional legal dogmatics which is centred around the idea of personal responsibility and second by arguing that legal sentimentalism may best define an appropriate theory of legal reasoning for Vt. In the end, the limits of both legal sentimentalism and Vt will be pointed out.

Maria Giulia Bernardini
Vulnerabilità e disabilità a Strasburgo: il «vulnerable groups approach» in pratica
pp. 77-94
DOI: dx.doi.org/10.7382/92082
Keywords: Vulnerability – Disability – Vulnerable Groups – European Court of Human Rights – Discrimination.

Abstract

The essay analyzes how the European Court of Human Rights deals with the relationship between vulnerability and disability. To this aim, the Author briefly reconstructs the theoretical debate concerning the correlation between the two concepts. She then focuses on the jurisprudence of the Court concerning «vulnerable groups», with the aim of evaluating if there are connections between the theoretical field and the Court’s jurisprudence. After that, she analyses the case-law where the Court specifically addresses the relationship between disability and vulnerability, to examine which kind of role vulnerability plays in the protection of the rights of persons with disabilities. Finally, she evaluates if the Court’s use of vulnerability contributes to the fulfillment of the theoretical promise of a paradigm shift based on vulnerability.

Cosimo Nicolini Coen
Condizioni di possibilità e valore della discrezionalità nell’ambito giudiziario
pp. 95-112
DOI: dx.doi.org/10.7382/92083
Keywords: Legal Interpretation – Robert M. Cover –Theory of Meaning – Hermeneutic and Judicial Responsibility –Intersubjectivity.

Abstract

What are the conditions of possibility of judicial discretion? In this paper this question is articulated in reference to the constitutional field. It is argued that those conditions of existence lie in the nature of the normative text and of its comprehension. From this point it is recognizable the connection between the judicial interpretations and those proposed by the nomic communities. But which values, if any, justify their existence? The multiplicity of readings could bring to a quite conflictual condition. This conflict reveals the degree of responsibility in the judicial interpretation. More radically, this condition of division of constitutional opinions sheds light on the intersubjective condition of every normative comprehension.

Recensione
Francesca Scamardella
A. Grompi, V come vulnerabilità, Cittadella, Assisi, 2017
pp. 113-118
DOI: dx.doi.org/10.7382/92084

Abstract

V come vulnerabilità è un libricino di Alessandra Grompi che si segnala innan- zitutto per il rapporto inversamente proporzionale tra il numero delle pagine e i suoi contenuti. Da un orizzonte iniziale omnicomprensivo, la prospettiva si fa sempre più specifica con vari rimandi alla letteratura, alla religione, alla filo- sofia, nel tentativo di cogliere l’essenza esperienziale di questa categoria. Sin dalle prime pagine, si avverte la difficoltà dell’autrice – che è la difficoltà di chiunque intende approcciare la vulnerabilità – a muoversi in un terreno vasto e multiforme che rende complicata anche un’indagine analitico-concettuale preliminare.
L’analisi è a largo spettro: coinvolge la tragedia greca, letteratura e filosofia e ci consegna l’immagine della vulnerabilità come un dispositivo euristico dal carattere fluido – che le permette di sottrarsi ad etichettature uniche e assolute – e universale, perché resta un fenomeno di ampio respiro che coinvolge gli individui ma anche la natura i sistemi sociali, culturali, economici, i saperi e, più in generale, i viventi. Le riflessioni della Grompi confermano la natura fortemente polisemica della categoria, che la induce a parlare anche di vulnerabilità normativa e ad interrogarci sull’uso che il diritto fa di questa categoria. Il diritto è in grado di riconoscerla e tutelarla? E come viene utilizzata dai giudici nel loro ragionamento? Come argomento di chiusura che, al pari di ragioni ultime, non richiede ulteriori giustificazioni? Come valore assoluto imponderabile? Prendere sul serio la vulnerabilità significa anche farsi carico di queste questioni e verificarne le concretizzazioni e ricadute pratiche, dando quindi un contenuto sostanziale al dato normativo nei contesti specifici di riferimento.

2018, Indici
2018/1 – Ermeneutica e diritto processuale
2019/1 – La crisi della fattispecie

Ars Interpretandi | ISSN: 1722-8352 |redazione@arsinterpretandi.it
Web concept: EIteam scs

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