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2016 – Ermeneutica e scienza penale
Giornate padovane di ermeneutica giuridica (26-27 maggio 2017)

2016/2 – Ermeneutica e diritto penale

Presentazione

Il presente fascicolo di “Ars interpretandi” fa seguito ad un incontro di studio che si è tenuto a Padova nel maggio 2016, in cui penalisti e teorici del diritto di diverso orientamento si sono confrontati sulle relazioni – che permangono difficili – tra l’ermeneutica giuridica e la scienza penale. Alcune delle tesi centrali dell’ermeneutica ancor oggi suonano eterodosse alle orecchie di molti penalisti dell’Europa continentale che si sono formati alla scuola del paradigma giuridico moderno. La legalità avrebbe dovuto assicurare il monopolio assoluto del legislatore in criminalibus in virtù della sua legittimazione democratica (l’unica fonte di legittimazione del potere in quella prospettiva paradigmatica) e della tipologia della sua fonte di produzione normativa: la legge generale e astratta, la sola capace di garantire la certezza del diritto. I contributi in questo fascicolo testimoniano della viva attualità del dibattito.

Massimo Vogliotti
Introduzione
pp. 7-22
DOI: dx.doi.org/10.7382/85351

Abstract

Il presente fascicolo di “Ars interpretandi” fa seguito ad un incontro di studio che si è tenuto a Padova nel maggio 2016, in cui penalisti e teorici del diritto di diverso orientamento si sono confrontati sulle relazioni – che permangono difficili – tra l’ermeneutica giuridica e la scienza penale . Nell’introdurre quell’incontro, accennavo a due tesi dell’ermeneutica che, ancor oggi, suonano eterodosse alle orecchie di molti penalisti dell’Europa continentale che si sono formati alla scuola del paradigma giuridico moderno. Guidato dalle premesse teoriche e mitologiche che affondano le loro radici nel contesto sociale, culturale, politico e ideologico della stagione illuministica, il penalista moderno costruisce il suo edificio – che da prodotto della storia, qual è il diritto, ha finito per trasformarsi in un monumento sottratto al divenire storico, a lungo protetto, in quella sua trasfigurazione mitologica, dalle confutazioni della realtà e dalla critica di una scienza ridotta a dogmatica – sul pilastro della legalità, intesa in un’accezione “pura” (la “riserva assoluta di legge”). Questa versione così esigente – ma illusoria – della legalità avrebbe dovuto assicurare, tramite l’ostracismo della fonte giurisprudenziale, il monopolio assoluto del legislatore in criminalibus e ciò in virtù della sua legittimazione democratica (l’unica fonte di legittimazione del potere in quella prospettiva paradigmatica) e della tipologia della sua fonte di produzione normativa: la legge generale e astratta, la sola capace di garantire la certezza del diritto, valore che – in consonanza con l’adozione del metodo delle scienze teoretiche di cui la matematica è il prototipo – si afferma come la nuova stella polare dell’assiologia giuridica, sostituendosi alla giustizia.

Luigi Ferrajoli
Contro il creazionismo giurisprudenziale. Una proposta di revisione dell’approccio ermeneutico alla legalità penale
pp. 23-44
DOI: dx.doi.org/10.7382/85352
Keywords: Rule of Law – Legal Reasoning – Judicial Lawmaking – Facts and Norms – Epieikeia.

Abstract

Sommario: 1. Crisi della legalità, espansione degli spazi di discrezionalità interpretativa e concezioni creazioniste della giurisdizione. – 2. L’approccio ermeneutico all’interpretazione della legge penale. – 3. Il principio di legalità: il suo ruolo e il suo Statuto meta-teorico. – 4. Cognizione giudiziaria e argomentazione giuridica. – 5. Una ricostruzione alternativa a quella ermeneutica del rapporto tra norma e fatto e della dimensione equitativa del giudizio. – 6. Argomentazione equitativa semplice e argomentazione equitativa ponderata.

English Abstract: Talking about a “creative role of judge”, in the strong sense of “law making” or in the weak, but misleading, sense of discretional interpretation of the law in force, amounts to denying the classical principles of the submission of judge to the law and of separation of powers. Therefore it declares the collapsing of the rule of law. The paper shows the mistakes underlying these view of judicial activity, and namely the the mistakes made by hermeneutics: A narrow understanding of the rule of law; a view of empirical and judicial knowledge that is unsound from the epistemological point of view; an old-fashioned contraposition between abstract legality and concrete justice and the embracing of an alternative reconstruction of judicial reasoning that is completely focused on facts instead of norms.

Domenico Pulitanò
Quali ermeneutiche per il diritto penale?
pp. 45-61
DOI: dx.doi.org/10.7382/85353
Keywords: Fidelity to Text – Judicial Syllogism – Bindingness of Precedent – Prohibition of Analogy – Rule of Law.

Abstract

Sommario: 1. Ermeneutica e diritto. – 2. Ermeneutiche del legislatore e dei destinatari dei precetti. – 3. L’ermeneutica dei giuristi. – 4. Il circolo ermeneutico tra fatto e diritto. – 5. Interpretazione e potere del giudice. – 6. I principi illuministico-liberali?

English Abstract: The emphasis that has been put by Hermeneutics on the role of the interpreter should be mitigated, at the prescriptive level, by the principles that rule the interpretative process in criminal law and that exclude judicial decisions as a source of law. This is true for the reasoning by analogy and the prohibition to go beyond the text in criminal law. From the point of view of the politics of law, according to the author, the tenets of Hermeneutics are not reasons for rebuilding the principles of modern criminal law but reasons for a strong defence of the submission to law, which impede to give precedent a formal legal bindingness.

Baldassarre Pastore
Interpretare, giudicare, controllare. Diritto penale giurisprudenziale e metodologia giuridica
pp. 61-76
DOI: dx.doi.org/10.7382/85354
Keywords: Judge-made Law – Criminal Law – Adjudication – Legal Methodology – Legal Hermeneutics.

Abstract

Sommario: 1. Co-produzione del diritto, giudizio giurisdizionale, metodologia giuridica. – 2. L’ermeneutica giuridica presa sul serio. – 3. Disordine delle fonti e responsabilità degli interpreti.

English Abstract: Judge-made law plays an important role in contemporary criminal law system, which appears to be more and more fragmentary and puzzling with regard to its sources. Adjudication implies a space for creativity. Nevertheless the undeniable judicial creativity is tolerated only on condition that judge’s productive power is limited. Legal hermeneutics shows that the question of interpretation resides in the dialectic tension between creativity and restriction, discretion and rationality. It points out the restraints against arbitrary judgments. According to the principle of legality, the peculiar functions of criminal law deal with the traits of the interpretive process that has the legal text as its object. Legal methodology is functional in need of staying connected to texts. It can provide a basis for rational control of judicial decisions.

Francesco Palazzo
Interpretazione penalistica e armonizzazione europea nell’attuale momento storico
pp. 77-90
DOI: dx.doi.org/10.7382/85355
Keywords: Rule of Law – Interpretation – Criminal Law – Constitution – European Harmonisation.

Abstract

Sommario: 1. Creazionismo giudiziario tra interpretazione “tradizionale” e interpretazione “europea”. – 2. L’interpretazione “tradizionale” delle norme di parte generale. – 3. L’interpretazione “tradizionale” delle norme di parte speciale. – 4. L’interpretazione “europea”: premesse. – 5. La disapplicazione di norma interna confliggente con norme eurounitarie. – 6. L’interpretazione conforme al diritto eurounitario. – 7. L’interpretazione conforme a Costituzione. – 8. Conclusioni.

English Abstract: The so-called “judicial creationism” has been criticized in criminal law in the name of rule of law. However, the creative role of interpreter cannot be denied even in this branch of law. Furthermore, nowadays judicial discretionality seems to increase in the interpretative steps required by European harmonisation. This happens both as to the disapplication of the domestic norm that is incompatible with the European norm and to the interpretation of the domestic norm in coherence with this latter. In this cases critiques to judicial dicretionality are harder, since interpretation is imposed by international obligations on States and their internal bodies, including judicial institutions.

Gaetano Carlizzi
Tipo normativo ed ermeneutica penale. Profili storico-concettuali e prospettive teorico-pratiche
pp. 91-108
DOI: dx.doi.org/10.7382/85356
Keywords: Legal Hermeneutics – Actus Reus – Type/Abstract Concept – Rule of Law – Legal Analogy.

Abstract

Sommario: 1. Ragioni e programma delle indagine. – 2. Il concetto di “tipo” nella cultura giuridica tedesca del XX secolo. – 3. Lineamenti di una teoria del tipo. – 4. Tipo normativo ed ermeneutica penale.

English Abstract: The paper deals with the nature of actus reus and compares the basic theories of this nature: the type-theories and the abstract-concept-theories. After recapping the main hermeneutical type-theories of the XX Century, the author sets out his own theory of actus reus as type and argues that a type-oriented legal application doesn’t necessarily contrast with the Principle of legality.

Recensione
Massimo Vogliotti
G. Carlizzi, V. Omaggio, L’Ermeneutica Giuridica Tedesca Contemporanea, ETS, Pisa 2016
pp. 109-114
DOI: dx.doi.org/10.7382/85357

Abstract

Dobbiamo essere grati a Gaetano Carlizzi e a Vincenzo Omaggio per il servizio che hanno reso al lettore italiano curando, per la bella collana “Filosofi e filosofie del diritto”, diretta da Aldo Schiavello e Vito Velluzzi, questa ricca antologia di testi fondamentali per familiarizzarsi con quel variegato movimento – battezzato, dai Nostri, Ermeneutica Giuridica Tedesca Contemporanea (EGTC) – che ha fornito al giurista dell’Europa continentale una mappa concettuale feconda per orientarsi nell’esperienza giuridica del secondo dopoguerra, segnata dalla crisi del positivismo statualista e legalista e dalla crescente importanza della giurisdizione. Alla constatazione del ruolo sempre più rilevante assunto dal giudice e dal processo – che, a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, sono oggetto di studi innovativi e suscitano un interesse inedito anche al di fuori della cerchia dei giuristi – fa seguito la riscoperta, dopo l’ostracismo illuminista, dell’interpretazione come fattore centrale nella vita del diritto. È in questo clima culturale propizio che, dagli anni Settanta del secolo scorso, cominciano ad affacciarsi i primi lavori che introducono, in Italia, le tesi e le parole d’ordine dell’EGTC. Tesi e parole d’ordine che, vent’anni dopo, filtrano tra le mura della cittadella penale, ultimo bastione del paradigma legalistico e statualistico moderno. A facilitarne l’ingresso è stato il fenomeno che, anche grazie alle spinte della Corte europea dei diritti dell’uomo, si è imposto in questi ultimi anni, volente o nolente, nell’agenda della comunità penalistica italiana: il diritto penale giurisprudenziale, un ossimoro fino a non molto tempo fa. Del tutto naturale, quindi, che l’interesse per l’ermeneutica giuridica, coltivata in Germania da grandi giuristi provenienti proprio dall’area penalistica (Engisch, Kaufmann, Hassemer), abbia finito per diffondersi anche in quella comunità giuridica. Il presente fascicolo di “Ars Interpretandi” ne è un’evidente testimonianza.
2016, Indici
2016 – Ermeneutica e scienza penale
Giornate padovane di ermeneutica giuridica (26-27 maggio 2017)

Ars Interpretandi | ISSN: 1722-8352 |redazione@arsinterpretandi.it
Web concept: EIteam scs

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