Questo fascicolo di Ars Interpretandi offre al lettore uno spaccato del dibattito odierno attorno all’uso del diritto straniero nell’interpretazione giuridica, muovendo da una prospettiva interdisciplinare. L’uso giurisprudenziale della comparazione costituisce una delle cifre della globalizzazione giuridica, un fenomeno che più di ogni altro si è imposto come fattore di trasformazione del diritto contemporaneo. Studiosi delle diverse branche del diritto positivo, come pure i sociologi e filosofi del diritto, hanno riservato a questo tema ampia attenzione in anni recenti. Ciò che ancora manca nell’amplissima letteratura sul tema è un confronto serrato tra le diverse prospettive disciplinari adottate, così come un’opera di sintesi del dibattito sviluppatosi nell’ultimo trentennio. Il presente numero di Ars Interpretandi fornisce un contributo in questa direzione raccogliendo saggi che approfondiscono alcuni importanti profili di tipo filosofico-giuridico, teorico-generale e giuscomparatistico connessi all’uso del diritto straniero da parte delle corti.
2015/2 – Certezza e trasformazioni del diritto
Il presente fascicolo di Ars Interpretandi mira a rivenire significativi elementi di problematizzazione del concetto di certezza del diritto a tre fondamentali livelli: al livello della concettualizzazione del diritto; al livello della trasformazione interna degli ordinamenti giuridici, attraverso alcune esemplificazioni che riguardano diverse aree del diritto (il diritto privato e il diritto pubblico), ma anche diversi ordinamenti (interno, comunitario e internazionale); al livello dell’emersione di nuovi fenomeni regolativi (diritto transnazionale e soft law).
2015/1 – Conflitti interpretativi
Questo fascicolo di Ars Interperetandi affronta il tema dei conflitti interpretativi, che assumono oggi un particolare significato in ragione di tanti fattori convergenti: l’introiezione di valori fondamentali da parte dell’ordinamento giuridico a causa del costituzionalismo; le richieste di riconoscimento delle identità collegate all’espansione dei diritti umani, la moltiplicazione delle fonti del diritto e l’incertezza della gerarchia normativa a causa dei processi d’internazionalizzazione e così via. Che differenza c’è fra conflitti interpretativi d’identità e conflitti interpretativi di valori? Si può distinguere l’identità come valore particolare dai valori universali? L’ethos pubblico di una comunità politica riguarda la dimensione dell’identità o quella del valore?
2014/2 – Diritto, forza, comunità. Leggere e interpretare Michael Walzer
I testi raccolti in questo fascicolo di Ars Interpretandi sono il frutto di un seminario internazionale e interdisciplinare svoltosi il 28 novembre 2013 presso il Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università degli Studi di Bologna.
La prospettiva muovendo dalla quale si è tentato di offrire un contributo alla discussione teorica su diritto e comunità stata quella suggerita dalla riflessione plurale e ramificata sottesa all’opera di una delle voci più influenti nell’attuale dibattito filosofico-pratico. Parliamo di Michael Walzer, che ha negli anni reso ambivalente, e insieme stimolante e controverso, il circolo o il cortocircuito tra forza, diritto e comunità.
2014/1 – Valori e argomentazione giuridica
Il presente fascicolo di Ars Interpretandi, che si apre con un ricordo di Winfried Hassemer, illustre membro del comitato scientifico della rivista recentemente scomparso, è dedicato ad un tema centrale per la riflessione filosofico-giuridica: il ruolo dei valori nell’argomentazione. I saggi che compongono il fascicolo convergono nel circoscrivere il tema, di per sé davvero ampio e variamente declinabile, alle conseguenze che la concezione dei valori ha sul modo di intendere l’argomentazione giuridica.
2013/2 – Modelli economici e diritto
I saggi pubblicati in questo numero di Ars Interpretandi compongono a beneficio del lettore un’introduzione critica aggiornata al variegato insieme di indirizzi di ricerca facenti capo alla c.d. «analisi economica del diritto» (Law and Economics, Economic Analysis of Law) a oltre cinquant’anni dalle sue origini nordamericane, il cui denominatore comune è rappresentato porre in relazione teorie e modelli economici con lo studio dottrinale o la conoscenza scientifica del diritto.
2013/1 – Fatti e interpretazioni
Questo fascicolo di Ars Interpretandi raccoglie gli interventi tenuti in occasione della Giornata di ermeneutica giuridica sul tema “Fatti e interpretazioni. Una discussione sul nuovo realismo”, svoltasi il 30 novembre 2012 presso l’Università di Padova. Abbiamo pensato di poter dare un nostro contributo autonomo come filosofi del diritto alla discussione sulla rinascita del realismo filosofico chiamando a confrontarsi chi l’ha inaugurata, Maurizio Ferraris, chi è intervenuto su di essa in modo critico ma rigoroso, Emanuele Severino, e chi per la sua autorevolezza sul tema del rapporto epistemologia/ontologia, essere/sapere, Giulio Giorello, è fortemente interessato agli sviluppi di questo dibattito per la filosofia della scienza.
2012/2 – Relativismo: Significati e contesti
Il relativismo è da qualche tempo tornato a suscitare interesse e a generare dibattiti anche accesi, con specifiche ricadute nei contesti istituzionali e politici. Il permanente disaccordo riguardo a questioni etiche o normative rappresenta un problema centrale della filosofia giuridica e morale contemporanea, ove il «fatto del pluralismo» costituisce una sfida ricorrente, sotto diverse forme.
Il mosaico delineato in queste pagine di Ars Interpretandi sull’idea di relativismo è certamente parziale, e altre tessere andrebbero indagate con rigore (si pensi solamente al nodo del relativismo culturale nel contesto delle odierne società pluraliste e multiculturali), ma resta il fatto che esso contribuisce a prendere sul serio la cultura della differenza, nonché – è solo una delle auspicabili possibilità – ad assicurare un’autentica apertura all’alterità.
2012/1 – Ermeneutica e pluralismo
I saggi contenuti in questo fascicolo di “Ars Interpretandi” affrontano diversi temi al centro della riflessione del seminario di eremeneutica giuridica consacrato al pluralismo: l’individuazione dei principali aspetti che, nel pluralismo, rappresentano un banco di prova per la teoria e per la comprensione ermeneutica del diritto; le risorse di cui l’approccio ermeneutico dispone; le sfide che è chiamato ad affrontare per fornire valide risposte. Può l’ermeneutica offrire un valido apporto alla comprensione dell’esperienza giuridica odierna, favorire e giustificare percorsi di integrazione fra le differenze? Se sì, quale versione e quali interpretazioni della vasta e articolata tradizione dell’ermeneutica filosofica e giuridica risultano vincenti a tale fine? Quali le indicazioni per lo sviluppo futuro del paradigma ermeneutico?
2011 – Lo Stato contemporaneo e la sua crisi
Questo volume di Ars Interpretandi raccoglie il dibattito che si è tenuto in occasione del convegno “Crisi dello Stato e del principio di legalità? Lo Stato nel diritto contemporaneo” (Palermo, 6-7 maggio 2011), organizzato nell’ambito di un più ampio progetto di ricerca su “Crisi dello Stato e del principio di legalità e nuove forme di diritto e di sapere giuridico”, finanziato dall’Università di Palermo, ed il cui intento generale è quello di investigare l’evoluzione del diritto contemporaneo e i suoi effetti sul primato del diritto statale che è coessenziale alla nozione di Stato di diritto.
2010 – Diritto, ragion pratica e argomentazione
I contributi raccolti in questo volume di Ars Interpretandi mirano a fornire uno spaccato dei molteplici percorsi della teoria dell’argomentazione, con particolare attenzione all’argomentazione pratica, e segnatamente all’argomentazione giuridica e ai suoi effetti istituzionali. L’ordine di presentazione dei contributi non è casuale, ma conseguente a precise scelte: da quelle che si possono considerare “cornici teoriche” si passa attraverso alcuni momenti salienti che mettono a fuoco le implicazioni dell’argomentazione nelle diverse sfere della filosofia pratica, ad alcuni “nodi” che ne fanno risaltare i possibili risvolti, per così dire, “contestualisti”.
2009 – Il diritto fra testo e applicazione
L’idea attorno alla quale ruotano i contributi presentati in questo volume di Ars Interpretandi è che nell’esperienza giuridica l’elemento testuale abbia un ruolo centrale ma non esclusivo. Il secolo appena trascorso è stato segnato dal diffuso riconoscimento del valore filosofico del linguaggio, come conferma la felice espressione “Linguistic Turn” coniata da Richard Rorty per fissare il momento saliente della speculazione novecentesca. Eppure, nel quadro di questa generale attenzione per il fenomeno linguistico, altri pensatori – tra i quali Eric A. Havelock e Carlo Sini – hanno attribuito un particolare rilievo all’elemento della scrittura. Decisiva è stata l’intuizione che la testualità non sia semplicemente una tra le tante forme di manifestazione della prassi linguistica, bensì la forma in cui l’uomo, costituendo per sé un termine di riferimento stabile, ha potuto transitare dall’epoca mitologica a quella razionale. Per quanto questa tesi sia suscettibile di discussione, è un fatto che la componente testuale cadenza la storia del pensiero giuridico come una sorta di costante.