L’idea attorno alla quale ruotano i contributi presentati in questo volume di Ars Interpretandi è che nell’esperienza giuridica l’elemento testuale abbia un ruolo centrale ma non esclusivo. Il secolo appena trascorso è stato segnato dal diffuso riconoscimento del valore filosofico del linguaggio, come conferma la felice espressione “Linguistic Turn” coniata da Richard Rorty per fissare il momento saliente della speculazione novecentesca. Eppure, nel quadro di questa generale attenzione per il fenomeno linguistico, altri pensatori – tra i quali Eric A. Havelock e Carlo Sini – hanno attribuito un particolare rilievo all’elemento della scrittura. Decisiva è stata l’intuizione che la testualità non sia semplicemente una tra le tante forme di manifestazione della prassi linguistica, bensì la forma in cui l’uomo, costituendo per sé un termine di riferimento stabile, ha potuto transitare dall’epoca mitologica a quella razionale. Per quanto questa tesi sia suscettibile di discussione, è un fatto che la componente testuale cadenza la storia del pensiero giuridico come una sorta di costante.
2009 – Norberto Bobbio, gli anni padovani
Giornata di studio “Norberto Bobbio, gli anni padovani”, Celebrazioni del centenario della nascita (Padova, 20 ottobre 2009)