Questo fascicolo raccoglie una serie di contributi che mirano a istituire un dialogo tra filosofia ermeneutica del diritto e diritto processuale. Non è questo, per l’ermeneutica giuridica, un interlocutore casuale. Si potrebbe infatti sostenere che l’ermeneutica giuridica nasca e si sviluppi nel corso del Novecento come una filosofia del giudizio, nelle tre diverse accezioni assunte da questo termine nel linguaggio giuridico: giudizio come atto linguistico, come processo e come decisione.
2017/2 – Soft law e trasformazioni del diritto
Questo fascicolo nasce da una settimana di studi su Soft Law and Human Rights (febbraio 2016) svolta nel contesto delle attività del dottorato in Diritti umani dell’Università di Palermo in collaborazione con il Master in Legal Theory dell’Università di Francoforte.
Chi si occupa di diritto deve per forza fare i conti con il soft law. La ragione è che il diritto sta cambiando e dunque il sapere sul diritto non può ignorare questi cambiamenti.
2017/1 – Mondi della vita, rete, trasformazioni del diritto
Questo fascicolo di Ars Interpretandi riprende i temi affrontati nei due incontri del XX ciclo del “Seminario permanente di Teoria del diritto e Filosofia pratica”, svoltisi il 28 aprile e il 3 maggio 2016 presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Lungi dal voler esaurire il quadro delle questioni controverse nell’attuale panorama di confronto nel settore dell’informatica giuridica e delle relazioni tra nuove tecnologie e filosofia del diritto, i testi qui raccolti affrontano quattro specifici nodi problematici: il nesso tra libertà d’espressione e discorsi d’odio; il cosiddetto diritto all’oblio; la privacy; la vulnerabilità dell’identità digitale.
2016/2 – Ermeneutica e diritto penale
Il presente fascicolo di “Ars interpretandi” fa seguito ad un incontro di studio che si è tenuto a Padova nel maggio 2016, in cui penalisti e teorici del diritto di diverso orientamento si sono confrontati sulle relazioni – che permangono difficili – tra l’ermeneutica giuridica e la scienza penale.
Le due tesi centrali dell’ermeneutica giuridica (la fisiologia della fonte giurisprudenziale e, se ben gestita, il suo valore positivo, di perfezionamento del giusto legale nel contesto applicativo) spingono il penalista che sia disposto a recepire il suo insegnamento a guardare verso il pianeta di common law; inoltre, l’incidenza sempre più pervasiva delle sentenze della Corte europea e l’accresciuta familiarità del penalista con la cultura giuridica che le ispira fanno sì che il confronto con la prospettiva ermeneutica – che di quella prassi e di quella cultura costituisce, consapevolmente o meno, il sostrato teorico – non possa più essere eluso o rimandato.
2016/1 – L’uso del diritto straniero nell’interpretazione giuridica
Questo fascicolo di Ars Interpretandi offre al lettore uno spaccato del dibattito odierno attorno all’uso del diritto straniero nell’interpretazione giuridica, muovendo da una prospettiva interdisciplinare. L’uso giurisprudenziale della comparazione costituisce una delle cifre della globalizzazione giuridica, un fenomeno che più di ogni altro si è imposto come fattore di trasformazione del diritto contemporaneo. Studiosi delle diverse branche del diritto positivo, come pure i sociologi e filosofi del diritto, hanno riservato a questo tema ampia attenzione in anni recenti. Ciò che ancora manca nell’amplissima letteratura sul tema è un confronto serrato tra le diverse prospettive disciplinari adottate, così come un’opera di sintesi del dibattito sviluppatosi nell’ultimo trentennio. Il presente numero di Ars Interpretandi fornisce un contributo in questa direzione raccogliendo saggi che approfondiscono alcuni importanti profili di tipo filosofico-giuridico, teorico-generale e giuscomparatistico connessi all’uso del diritto straniero da parte delle corti.
2015/2 – Certezza e trasformazioni del diritto
Il presente fascicolo di Ars Interpretandi mira a rivenire significativi elementi di problematizzazione del concetto di certezza del diritto a tre fondamentali livelli: al livello della concettualizzazione del diritto; al livello della trasformazione interna degli ordinamenti giuridici, attraverso alcune esemplificazioni che riguardano diverse aree del diritto (il diritto privato e il diritto pubblico), ma anche diversi ordinamenti (interno, comunitario e internazionale); al livello dell’emersione di nuovi fenomeni regolativi (diritto transnazionale e soft law).
2015/1 – Conflitti interpretativi
Questo fascicolo di Ars Interperetandi affronta il tema dei conflitti interpretativi, che assumono oggi un particolare significato in ragione di tanti fattori convergenti: l’introiezione di valori fondamentali da parte dell’ordinamento giuridico a causa del costituzionalismo; le richieste di riconoscimento delle identità collegate all’espansione dei diritti umani, la moltiplicazione delle fonti del diritto e l’incertezza della gerarchia normativa a causa dei processi d’internazionalizzazione e così via. Che differenza c’è fra conflitti interpretativi d’identità e conflitti interpretativi di valori? Si può distinguere l’identità come valore particolare dai valori universali? L’ethos pubblico di una comunità politica riguarda la dimensione dell’identità o quella del valore?
2014/2 – Diritto, forza, comunità. Leggere e interpretare Michael Walzer
I testi raccolti in questo fascicolo di Ars Interpretandi sono il frutto di un seminario internazionale e interdisciplinare svoltosi il 28 novembre 2013 presso il Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università degli Studi di Bologna.
La prospettiva muovendo dalla quale si è tentato di offrire un contributo alla discussione teorica su diritto e comunità stata quella suggerita dalla riflessione plurale e ramificata sottesa all’opera di una delle voci più influenti nell’attuale dibattito filosofico-pratico. Parliamo di Michael Walzer, che ha negli anni reso ambivalente, e insieme stimolante e controverso, il circolo o il cortocircuito tra forza, diritto e comunità.
2014/1 – Valori e argomentazione giuridica
Il presente fascicolo di Ars Interpretandi, che si apre con un ricordo di Winfried Hassemer, illustre membro del comitato scientifico della rivista recentemente scomparso, è dedicato ad un tema centrale per la riflessione filosofico-giuridica: il ruolo dei valori nell’argomentazione. I saggi che compongono il fascicolo convergono nel circoscrivere il tema, di per sé davvero ampio e variamente declinabile, alle conseguenze che la concezione dei valori ha sul modo di intendere l’argomentazione giuridica.
2013/2 – Modelli economici e diritto
I saggi pubblicati in questo numero di Ars Interpretandi compongono a beneficio del lettore un’introduzione critica aggiornata al variegato insieme di indirizzi di ricerca facenti capo alla c.d. «analisi economica del diritto» (Law and Economics, Economic Analysis of Law) a oltre cinquant’anni dalle sue origini nordamericane, il cui denominatore comune è rappresentato porre in relazione teorie e modelli economici con lo studio dottrinale o la conoscenza scientifica del diritto.
2013/1 – Fatti e interpretazioni
Questo fascicolo di Ars Interpretandi raccoglie gli interventi tenuti in occasione della Giornata di ermeneutica giuridica sul tema “Fatti e interpretazioni. Una discussione sul nuovo realismo”, svoltasi il 30 novembre 2012 presso l’Università di Padova. Abbiamo pensato di poter dare un nostro contributo autonomo come filosofi del diritto alla discussione sulla rinascita del realismo filosofico chiamando a confrontarsi chi l’ha inaugurata, Maurizio Ferraris, chi è intervenuto su di essa in modo critico ma rigoroso, Emanuele Severino, e chi per la sua autorevolezza sul tema del rapporto epistemologia/ontologia, essere/sapere, Giulio Giorello, è fortemente interessato agli sviluppi di questo dibattito per la filosofia della scienza.
2012/2 – Relativismo: Significati e contesti
Il relativismo è da qualche tempo tornato a suscitare interesse e a generare dibattiti anche accesi, con specifiche ricadute nei contesti istituzionali e politici. Il permanente disaccordo riguardo a questioni etiche o normative rappresenta un problema centrale della filosofia giuridica e morale contemporanea, ove il «fatto del pluralismo» costituisce una sfida ricorrente, sotto diverse forme.
Il mosaico delineato in queste pagine di Ars Interpretandi sull’idea di relativismo è certamente parziale, e altre tessere andrebbero indagate con rigore (si pensi solamente al nodo del relativismo culturale nel contesto delle odierne società pluraliste e multiculturali), ma resta il fatto che esso contribuisce a prendere sul serio la cultura della differenza, nonché – è solo una delle auspicabili possibilità – ad assicurare un’autentica apertura all’alterità.